“Ci ho messo vent’anni ad accettarmi - ha raccontato la tennista, recente vincitrice di Wimbledon - e a capire che non sarei mai stata come Venus, che sembra una modella. Poi sono arrivata alla conclusione che essere diversi è anche bello. Soprattutto quando sorrido"
LONDRA (Gran Bretagna), 7 luglio 2010 - Crescere con una sorella che sembra una modella e che è alta e magra mentre tu sei bassa e decisamente abbondante non dev’essere facile per nessuno. Nemmeno per Serena Williams che, sull’ultimo numero dell’americano Harper’s Bazaar, ha, infatti, raccontato di aver passato infanzia e adolescenza ad invidiare il fisico longilineo di Venus, non capendo come fosse possibile che loro due fossero tanto diverse, pur essendo sorelle. La svolta, a 23 anni quando Serena ha finalmente preso coscienza delle sue curve e ha imparato ad amarle. “Ci ho messo vent’anni ad accettarmi – ha raccontato la tennista, recente vincitrice di Wimbledon, dove ha spazzato via la russa Vera Zvonereva in due set – e a capire che non sarei mai stata come Venus, perché siamo completamente diverse. Io sono tutta curve, ho il seno grosso e un sedere enorme, mentre lei è alta e sembra una modella, tanto che ogni cosa che indossa le sta bene. Sono cresciuta volendo essere lei, cercando di sembrare come lei e provandomi sempre i suoi vestiti, ma un bel giorno non ce l’ho più fatta. C’è voluto un po’ a rendermi conto che ero diversa dalle altre ragazze, ma essere diversi è anche bello”.
SORRISO BELLISSIMO — Una volta messa da parte l’invidia per la filiforme Venus e per quelle come lei, Serena ha cominciato ad amare di più il suo corpo e si è così messa sotto con la palestra: yoga e pilates per “asciugarsi” un pochino e sembrare meno ingombrante e massiccia, ma niente dieta (“non ce la faccio proprio”). E mentre sudava per “limare” le curve in eccesso, ha cominciato a guardarsi allo specchio con un occhio diverso, scoprendo così di avere “un sorriso bellissimo”. “E’ la parte del mio corpo che preferisco e penso che un bel sorriso possa davvero fare tanto. Prendete le modelle: sono senz’altro favolose, ma non sorridono mai e sembrano sempre così tristi. Io, invece, sorrido spesso perché mi piace farlo e credo che l’apparecchio per i denti abbia davvero fatto un bel lavoro su di me”.
-Simona Marchetti-
-gazzetta.it-
